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Sito Laura Capriglia

Diario di un’apicoltrice

Primi passi nel mondo delle api. 

Com’è fatta un’ape? Qual è la sua funzione?

L’ape è un insetto impollinatore. Grazie al suo prezioso lavoro, rende possibile la biodiversità delle specie delle piante e di conseguenza mantiene in salute il nostro ecosistema, permettendo di vivere in un’ambiente ancora sostenibile per l’essere umano. 
La prima caratteristica fondamentale da conoscere è il contributo che ogni ape dà al suo piccolo alveare: il lavoro collettivo è essenziale per mantenere in funzione e in salute il favo, dunque ogni ape partecipa attivamente al lavoro quotidiano, ognuna svolgendo un’attività ben precisa. Esistono diverse mansioni da cui i nomi: ape esploratrice, colei che va all’avanscoperta di nuovi fiori su cui posarsi, l’ape bottinatrice che esce alle prime ore del mattino per svolgere il lavoro nei campi, l’ape spazzina che ha il compito di sterilizzare il favo pulendo ogni impurità e agente esterno che si presenti all’interno delle cellette del favo, l’ape nutrice che alimenta le larve, seguendo il loro sviluppo e diventando poi l’ancella della regina, incaricata di nutrirla e accudirla, e così via. 

L’anatomia di questo piccolo insetto è composto da testa, torace e addome. Sul capo sono presenti due antenne che permettono all’ape di avere un profondo senso olfattivo tanto che non amano odori chimici forti ma preferiscono il dolce profumo dei fiori. La ligula o proboscide, permette all’ape di estrarre il liquido nettarifero dei fiori e di elaborare attraverso le ghiandole mandibolari, le varie sostanze zuccherine che raccolgono trasformandole in cera o pappa reale. Sul torace sono presenti le ali che si uniscono in volo e le zampe avvolte da una particolare peluria che permette il raccoglimento di ogni minima briciola di polline. L’addome oltre ad essere costituito da ghiandole e organi, presenta il pungiglione, che l’ape tira fuori solo in casi di estremo pericolo per proteggere la famiglia.

L’ape fa parte di un vero e proprio superorganismo, come lo chiamano in tanti. E’ affascinante come collaborino insieme affinché tutto funzioni come un grande ingranaggio. Non è aggressiva, non ricerca nemici da attaccare, a meno che non entrino senza permesso a distruggere il favo compromettendone la salute. Per l’uomo è di vitale importanza, nonostante ci sia il luogo comune dell’ape cattiva, non è assolutamente pericolosa fuorché non si incroci il suo cammino mettendola in pericolo! Infatti se l’ape si sentirà minacciata, anche involontariamente, avrà il compito istintivo di tirare fuori il suo pungiglione e pungere il povero sfortunato, che le provocherà una morte precoce. Dunque l’ape non ha lo scopo di morire ma di proteggere il proprio alveare, combattendo con tutti i pericoli che l’ambiente e (l’uomo) possono riservare. 

Se avessimo più coscienza delle loro azioni, non avremmo di che preoccuparci, ma potremo imparare a convivere con un insetto che determina la nostra sopravvivenza su questo pianeta.

 

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